La paella è un tipico piatto della tradizione culinaria spagnola. La prima paella cucinata nella storia è quella con la ricetta tipica della città di Valencia. Carne, verdure fresche di stagione, spezie aromatiche, zafferano e l’originalissimo Riso Bomba. Ingrediente base e fondamentale di questo piatto, lo rendono unico e apprezzato in tutto il mondo base di tantissime diete equilibrate. Il cereale, appartenente alla famiglia delle graminacee, è coltivato e prodotto nella zona lacustre di Albufera, nel sud ovest della Spagna.
Il territorio delle risaie si trova proprio dentro il Parco naturale di Abufera e il riso che vi viene coltivato ha meritato il marchio di Denominazione d’Origine. Questo è un marchio di prestigio riconosciuto dal consiglio regolatore della denominazione d’origine “Arròs Valencia”, la cui opera mira alla tutela e alla diffusione di prodotti tipici originari della zona.
Le origini della Paella
La paella è stata preparata per la prima volta da dei contadini spagnoli delle zone limitrofe alla città di Valencia. Gli agricoltori avevano bisogno di un piatto veloce e semplice da preparare, a base dei prodotti tipici della zona. La campagna valenciana è sempre stata molto ricca di verdure fresche ad ogni stagione e di carne bianca, come pollame e conigli. A questi ingredienti sono poi state aggiunte delle spezie per insaporire e lo zafferano per completare l’opera.
Alla base di tutto il Riso Bomba, cereale tipico della zona, dal basso contenuto di amido che tiene splendidamente la cottura, senza scuocere mai. Il risultato è stato un piatto sopra tutte le aspettative. Una pietanza unica nel suo genere che incontra ancora oggi, come nel passato, consensi e riconoscimenti. É probabile che i contadini dell’epoca non si rendessero conto di cosa avevano appena inventato. Una pietanza che con il passare del tempo ha fatto il giro del mondo, ottenendo sostenitori e promotori di ogni razza.
Paella: l’origine del nome
Paella nome di un piatto, che prende il nome proprio dalla padella nella quale è cucinato. In altre parole la paella è una vera e propria padella dalla quale è stato rimosso il manico e sostituito con due pratici manici laterali. Il numero dei manici varia in base al diametro, più è grande, maggiore sarà il numero dei manici aggiunti. La padella per cucinare la paella è molto robusta, resistente e capiente. Deve infatti riuscire infatti a sopportare il peso di tutte le pietanze, riso bomba più condimenti. Il diametro varia in base alle porzioni da cucinare. Di norma, una padella standard, misura circa 20 cm, ma ne esistono anche di più grandi (20 cm = 1 porzione fino ad arrivare a 55 cm = 15 persone).
La paella è un piatto cucinato per mille occasioni. Dal pasto più elaborato della domenica, a quello in famiglia e con gli amici da gustare alla fiera del paese. In queste ultime occasioni la padella utilizzata per cucinare la paella arriva addirittura a delle misure spropositate! Questo piatto della tradizione culinare spagnolo infatti è considerato un simbolo di festa e aggregazione sociale.
Il materiale migliore per la paella è il ferro lavorato a mano. Oggi però in commercio se ne trovano di diversi materiali, dall’acciaio o dal ferro industriale.
L’arte culinaria della paella
La paella non è solo un piatto, è un simbolo. Rappresenta un’antica tradizione spagnola, tramandata di generazione in generazione. In origine la paella prevedeva una preparazione all’aria aperta, sopra un fuoco alimentato da legna di albero d’arancio. L’albero da frutto dell’arancio era facilmente reperibile nella campagna valenciana e conferiva un aroma del tutto particolare al piatto.
Altra grande e apprezzabile caratteristica del legno d’arancio era, ed è tutt’ora, la capacità di bruciare costantemente e di essere facilmente controllato. Una peculiarità molto importante visto che la paella, durante la sua preparazione, prevede che il fuoco venga regolato in diversi momenti.
Oggi il modo più diffuso per cuocere la paella è quello di utilizzare una serpentina circolare a gas. La serpentina distribuisce in modo uniforme il calore, attraverso una fiamma equilibrata che fuoriesce da tre anelli regolabili, che prendono il nome di “paellero”.
Riso Bomba e paella valenciana
La paella per essere ritenuta perfetta, deve essere cucinata utilizzando la varietà di riso denominata: “Riso Bomba”. Il riso bomba si presta alla perfezione per la preparazione di questa pietanza perché è povero di amido, a differenza delle altre varietà in circolazione. Il basso contenuto di amido permette al riso di mantenere la cottura, senza scuocere mai.
Inoltre alla fine della cottura, non si sfalda, non risulta appiccicoso o colloso e soprattutto non si sgretola. I chicchi rimangono ben distinti l’uno dall’altro e assorbono perfettamente tutto il sapore e il gusto degli ingredienti di contorno. Infatti il Riso Bomba ha la peculiarità di riuscire ad assorbire benissimo acqua e/o brodo di cottura, catturandone i sapori e trasformandosi in uno scrigno di gusto esplosivo.