Le dimissioni sono quel momento in cui un lavoratore dipendente decide di interrompere il rapporto di lavoro e col datore di lavoro, rescindendo il proprio contratto.
La differenza che passa tra le dimissioni e il licenziamento sono basati da chi stabilisce la rescissione del contratto, ovvero che nelle dimissioni è il lavoratore che decide di volere rescindere il contratto, mentre nel caso del licenziamento, è l’azienda stessa ad interromperlo.
Molte volte, un dipendente si sente obbligato all’idea di doversi dimettere dal proprio lavoro perché potrebbe avere vari problemi con l’azienda dove lavora, tipo quelli relativi alla crisi e alla mancanza di opportunità occupazionali.
Il dipendente dimissionario possiede vari modi per decidere di dimettersi dal proprio lavoro, che si possono differenziare in base alla sua volontarietà.
Servizio di richiesta dimissioni telematiche
Vi è la possibilità di richiedere il servizio di dimissioni da lavoro dipendente online attraverso i professionisti di Upward, consulenti del lavoro.
Una delle tipologie di dimissioni che il dipendente può adottare è quello volontario, cioè di effettuare un preavviso al suo datore di lavoro, invitandolo a doversi mettere a cercare un nuovo lavoratore in grado di poterlo sostituire.
I membri del contratto collettivo nazionale di lavoro, detto comunemente CCNL, stabiliscono il preavviso, equiparando al licenziamento.
In base all’età e all’esperienza maturata che il lavoratore possiede, viene richiesto molto più preavviso, in modo che il datore di lavoro possa trovare il nuovo lavoratore.
Per un certo senso, questo tipo di dimissioni è obbligatorio perchè se un dipendente dovesse decidere di dare le dimissioni senza un determinato tempo di preavviso, il datore di lavoro potrebbe pretendere di avere un risarcimento al lavoratore, calcolato in base ai giorni mancati di preavviso.
Molte volte, in questi contratti, il periodo di preavviso deve possedere una decorrenza che dura circa due settimane, ossia dal primo giorno oppure dal sedicesimo giorno di ogni mese.
Il dipendente, che vorrebbe dare le proprie dimissioni, ha il dovere di fare un controllo sulla situazione contrattuale e la condizione di fare decorrere le dimissioni con preavviso.
Per quanto riguardano le dimissioni senza preavviso, il lavoratore si dimetterà senza dovere dire nulla al proprio datore di lavoro, pertanto non concedendogli il tempo di scegliere un nuovo impiegato nell’azienda, spingendolo a trattenere la busta paga simile a quanto avrebbe lavorato regolarmente.
Trattenute e regole generali
Generalmente, le trattenute vengono fatte sul proprio cedolino, rivolto all’ultimo mese in cui il dipendente dimissionario ha lavorato, liquidando i giorni di ferie godute e non godute e mensilità come tredicesima e quattordicesima.
Tuttavia, non sempre il datore di lavoro pretende un risarcimento al lavoratore, ci sono dei casi in cui non ci sia bisogno di effettuare un preavviso, infatti non ci sarà necessità di fare alcune trattenute sulla busta paga, ad ogni modo la decisione di trattenere oppure meno la busta paga, deve essere comunicata al lavoratore in forma scritta.
Ci sono alcuni momenti in cui la legge lo consente, il dipendente potrà dimettersi senza preavviso e senza conseguenze.
Esistono dimissioni per giusta causa, quelle causate dal comportamento talmente gravoso da parte del datore di lavoro da non permettere la prosecuzione del rapporto nel momento di preavviso.
Il lavoratore dimissionario può fare questo anche online in via telematica, attraverso il sito dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, noto come INPS.
Jobs Act, recentemente, ha previsto un’operazione di questo tipo per invitare i dipendenti desiderosi di volere concludere il loro rapporto di lavoro subordinato.
Questa procedura delle dimissioni online viene effettuata per ragioni di sicurezza, potendo al contempo evitare possibili problemi di comprensione, oppure problemi riguardanti la comunicazione, come quando cade la linea, potendo compilare per iscritto il modulo di dimissioni.