Se ne sente parlare continuamente, ma molti non sanno ancora cosa sia e come funziona effettivamente. In generale possiamo dire che per cassa integrazione si intende un modo di venire incontro e sostenere le aziende italiane. La cassa integrazione straordinaria e ordinaria è, secondo Wikipedia: “… una prestazione economica, erogata dall’INPS o dall’INPGI, a favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto. Si distingue tra ordinaria o CIGO (con risorse degli stessi INPS o INPGI) e straordinaria o CIGS (con risorse del Ministero del lavoro e delle politiche sociali).”
Jobs Act
Il Jobs Act è una riforma del diritto del lavoro in Italia, improntata a flessibilizzare il mercato del lavoro. Con il Jobs Act è stata ampliato la platea di soggetti beneficiari della cassa integrazione straordinaria, ordinaria e in deroga. La riforma ha stabilito e uniformato i periodi di durata massima delle diverse tipologie di cassa integrazione. Per la cassa integrazione straordinari e per quella ordinaria, la durata massima è di 36 mesi in un quinquennio mobile. I lavoratori che vi possono accedere sono quelli che hanno maturato, al momento della richiesta all’INPS, almeno 90 giorni di lavoro presso la stessa azienda.
Chi ha diritto della cassa integrazione straordinaria e ordinaria
Le categorie che possono accedere alla cassa integrazione sono:
- Operai
- Apprendisti assunti con l’apprendistato professionalizzante
- Impiegati
- Quadri
- Lavoratori titolari di un contratto di inserimento
- Lavoratori titolari di un contratto di solidarietà
- Soci delle società di cooperative di produzione e lavoro.
I lavoratori che hanno subito una riduzione dell’orario lavorativo oltre al 50%, hanno l’obbligo di recarsi presso gli uffici dei centri per l’impiego per stipulare il “Patto di Servizio Personalizzato”. Chi non dovesse farlo, rischia di vedersi decurtare la cassa integrazione fino, addirittura, alla sua completa decadenza.
Differenze tra cassa integrazione straordinaria, ordinaria e in deroga
Cassa integrazione ordinaria
Si tratta di un ammortizzatore sociale. L’INPS eroga al lavoratore uno “stipendio” in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dovuta a situazioni imprevedibili e soprattutto non causati dal datore di lavoro. L’importo che viene erogato al lavoratore in questo caso è pari all’80% dello stipendio che avrebbe percepito qualora avesse potuto effettivamente svolgere le proprie mansioni nel proprio orario di lavoro. La richiesta deve essere presentata alla sede INPS della città dove si trova la sede lavorativa dell’azienda. L’ordinaria è erogata per un massimo di tre mesi, prorogabile fino a12, in caso di eventi particolarmente gravi. può essere erogata per un massimo di 12 mesi in due anni in via non continuativa.
Cassa integrazione straordinaria
In questo caso si tratta sempre di un ammortizzatore sociale che viene erogato in caso di eventi aziendali strutturali che non compromettano l’attività aziendale. Concessa la cassa integrazione straordinaria è previsto anche la riduzione la sospensione dell’orario di lavoro, entro 30 giorni. In questo caso l’importo erogato è pari all’80% dello stipendio che il lavoratore avrebbe percepito per tutte le ore di lavoro non effettuate. La durata varia a seconda dell’evento scatenante (si va dai 12 mesi, fino a 36). é prorogabile di 12, 9 o 6 mesi.
La cassa integrazione straordinaria spetta ai ai lavoratori delle seguenti imprese:
Imprese con oltre 15 dipendenti:
- Industria, edilizia e artigiane
- Mensa e ristorazione
- Servizi di pulizia
- Servizio ferroviario e vigilanza
- prodotti agricoli
A prescindere dal numero dei dipendenti, spetta anche ai lavoratori delle imprese:
- Trasporto aereo e gestione aeroportuale
- partiti e movimenti politici, giornalisti
Aziende con oltre 50 dipendenti:
- Settore commercio e logistica
- agenzie di viaggi e operatori turistici
Cassa integrazione in deroga
Si tratta della cassa integrazione concessa a tutti quei lavoratori che non potrebbero accedere a quella ordinaria o straordinaria. Viene concessa ai lavoratori di aziende che si trovano in determinare aree geografiche e che operano in specifici settori produttivi. Durata e importo dell’indennità seguono le stesse regole della cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
La cassa integrazione in deroga è concessa dall’Inps in caso di piccoli imprenditori coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti, imprese, cooperative sociali con lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato.